Dreamsindress è una sartoria artigianale: è il progetto lavorativo di una mamma, Carla Demartini che, nel 2015, per rilanciarsi nel mondo del lavoro, decide di avviare un’attività. All’inizio non si tratta di un’impresa vera e propria, non lo è ancora almeno, ma di un sogno nel cassetto, di un progetto di vita, anche se le intenzioni di realizzare una serie di prodotti che possano reggere il mercato ci sono tutte.

Le prime realizzazioni sono infatti condivise con le amiche, che apprezzano molto il lavoro e le varie tipologie sartoriali realizzate da Carla. Proprio prendendo spunto dalle loro osservazioni e considerazioni, il progetto imprenditoriale entra nel vivo.

La sartoria amatoriale e ancora piuttosto “casalinga” diventa una vera e propria impresa e il Gal Montagne Biellesi ne finanzia l’avviamento con l’operazione 6.2.1. e un contributo a fondo perduto di 30.000 euro.

Il progetto di Carla Demartini è molto interessante e in breve tempo si collega ad una rete di imprese del territorio, con l’ausilio di Cna Impresa Donna, e diventa una vera e propria impresa artigiana.

Dai mercatini alle opportunità che crescono: nasce l’impresa

Dai primi mercatini per hobbisti Carla comprende che esistono le possibilità per far diventare la sua attività sartoriale qualcosa di più. Si avvicina a Cna, avvia un percorso di creazione d’impresa con i MIP e contatta il Gal Montagne Biellesi perchè Carla, la sua futura impresa, la vuole realizzare a Torrazzo, dove vive. Non pensa mai di avviarla in centro città, ma sulla Serra, condividendo quello spirito che il Gal possiede intrinsecamente, ossia il voler contribuire a conservare, e dove possibile ricreare, attività imprenditoriali in zone montane e collinari del territorio che il tempo e le abitudini della società hanno fatto spopolare non soltanto di residenzialità ma anche di attività produttive.

E così nasce quella che Carla definisce la sua “avventura”. Nasce Dreamsindress.

Una sartoria al femminile con materie prime local a Km0

Di che cosa si occupa Dreamsindress? Sartoria, in fondo, è una definizione piuttosto generica. Carla confeziona capi, come lei stessa ama raccontare, per  mamme e per bambini, ancor prima che abbigliamento femminile. I suoi prodotti sono tutti realizzati con tessuti naturali, che lei stessa acquista e seleziona scrupolosamente rifornendosi da produttori del territorio e rendendo così il capo finale, sia esso di cotone o lana, un prodotto 100% “made in Biella”. Dove questo non è possibile, come nel caso del cotone, Carla si affida comunque a produttori italiani, ma la lana e il lino provengono sempre scrupolosamente da aziende locali.

Nella storia di Gal di questa settimana, Carla racconta come anche grazie al Gal ha potuto trasformare il suo sogno in una impresa attiva, a taglio locale e “al femminile”.